mercoledì 6 ottobre 2010

RIPARTIAMO DA QUI

Geronimo Emili
Lo scorso 8 luglio 2009 abbiamo realizzato una cosa che non si era mai vista: una raccolta fondi, partita da internet, finalizzata ad acquistare una pagina pubblicitaria su un giornale cartaceo, quel giornale, Repubblica, oggetto pochi giorni prima di un inaudito attacco non solo politico, ma soprattutto commerciale, da parte del Capo del Governo, Silvio Berlusconi.
Un'operazione perfetta: sensibilizzazione, raccolta fondi, acquisto della pagina, redazione del testo, realizzazione dell'impianto grafico, traduzione in 5 lingue (tedesco, inglese, francese, russo e giapponese), realizzazione di un blog, tutto in meno di 20 giorni.
La mobilitazione è stata straordinaria e l'operazione "Pagina su Repubblica" è stata segnalata da diversi media non solo italiani, oltre ad essere citata nel recente libro "I nemici della Rete" di Alessandro Gilioli e Arturo di Corinto, pubblicato da Rizzoli.

Abbiamo dimostrato che l'organizzazione e la conoscenza degli strumenti può trasformare velocemente le intenzioni in azioni concrete ed efficaci!

Oggi ripartiamo da qui e, anche questa volta, in modo totalmente innovativo.

E' mia intenzione aprire la prima agenzia di comunicazione dedicata totalmente all'advocacy e che opera in regime di totale o parziale gratuità, finanziandosi attraverso quote di sottoscrizione.

In senso stretto per advocacy si intende la tutela dei diritti delle fasce deboli della popolazione e nella maggiorparte dei casi questa tutela si esercita attraverso attività associativa.

Il problema è che, mentre le "parti forti" sono perfettamente consapevoli che la reputazione e il controllo dell'informazione gioca un ruolo determinante, quelle più deboli gestiscono la comunicazione delle proprie istanze in modo incostante e debole. E infatti vediamo centinaia di strutture di consulenza lavorare per aziende o istituzioni e pochissime farlo, invece, per i target più deboli, spesso vittime di politiche aggressive proprio da parte di aziende.

Ma "fascia debole" non è una definizione statica, non individua una parte della cittadinanza precisa, è al contrario un termine che si applica a coloro che sono costretti oppure che vogliono rispetto per i propri diritti e per la legalità e capita spesso di vedere che queste persone sono nella vita affermati professionisti, con tutti gli strumenti per poter combattere ma che di fronte alla prepotenza della politica, della burocrazia e dell'ottusità non hanno la forza di lottare.

E per questo motivo che voglio creare questa realtà: per dare una forma alla necessità di diffondere i messaggi finalizzati a creare consenso tra il pubblico e richiamare l'attenzione dei decisori politici.

Si tratta di una vera e propria agenzia di comunicazione capace di analizzare il tema, creare un piano strategico e operare nelle diverse discipline della comunicazione: pubblicità, rapporti con la stampa, promozione, azioni di guerrilla marketing ecc.

L'elemento che rende l'operazione davvero innovativa è l'assenza di una proprietà: i soci, attraverso una quota annuale sostengono la struttura rendendola così una realtà concretamente libera di agire su tutti i campi della comunicazione, senza limiti imposti da clienti ingombranti o proprietà con interessi che non sono coerenti con la missione.

Far parte di questa nuova operazione significa essere i primi, credere nella potenza delle idee ed essere consapevoli che solo un'azione sistematica e professionale è in grado di portare all'attenzione del pubblico e dei mezzi di informazione quelle istanze che spesso rimangono nel sottobosco.
Inoltre i soci sono la fonte primaria dei temi che l'agenzia andrà a trattare, le proposte dovranno arrivare quotidianamente da tutti perchè noi saremo il monitor e il megafono.

Parte quindi ora la prima fase della sottoscrizione utile per raccogliere denaro necessario allo start-up: determinare la migliore forma giuridica, registrarla, identificare e allestire una piccola sede e mettere nelle condizioni di lavorare lo staff che sarà composto da me, da una risorsa a supporto operativo e da una risorsa dedicata ai rapporti con i soci.

Non è possibile parlare già di quote associative poichè non è stata ancora costituita la persona giuridica, cosa che avverrà non appena saranno raccolti i primi 10mila euro.

La cifra per poter contribuire alla nascita di questa avventura è di 25 Euro a testa e sono fiducioso di trovare velocemente 400 persone disposte a versare e raggiungere così la soglia necessaria.

E' utile, oltre al denaro anche il vostro parere, vi chiedo quindi di scrivermi, anche una sola parola e, contestualmente alle coordinate Paypal e IBAN per effettuare la sottoscrizione, sarò felice di confrontarmi.

Grazie

Geronimo Emili